Quattro sfide, quattro priorità per il Governo che viene

Giovedì, 13 ottobre 2022

I mesi che abbiamo davanti contengono molte sfide per il mondo del lavoro, per le imprese e le famiglie del Veneto.

Cresce la difficoltà di approvvigionamento di materie prime e semilavorati da parte delle aziende, rallentando il ritmo produttivo anche di quelle che hanno un portafoglio ordini saturo. Continua l’emergenza legata all’aumento dei costi dell’energia, che penalizza le produzioni energivore e mette a rischio i bilanci delle famiglie.

E ancora l’inflazione in rialzo impoverisce i lavoratori e i pensionati, e rischia di innescare una spirale recessiva, con un rallentamento dei consumi e dunque della domanda.

Nel frattempo – perché il Covid ancora non ha lasciato la sua presa - risalgono i contagi e tornano ad aumentare in maniera preoccupante i ricoveri.

È in questo contesto complesso e vulnerabile, ricordiamolo, che sta avvenendo il cambio di Governo. La scelta degli elettori italiani è stata chiara, e la maggioranza parlamentare non lascia alibi a chi si assumerà la responsabilità di amministrare e guidare il Paese.

Chiederemo al Governo, una volta in carica, di avviare un dialogo costante e responsabile con le rappresentanze sociali. Lo faremo con ancora maggiore forza, perché nelle attuali circostanze si rende ancora più evidente come la proposta Cisl di un grande patto sociale per uscire dall’emergenza sia l’unica strada per affrontare i problemi, mettendo al centro la salvaguardia della coesione sociale e la tutela delle fasce più deboli della popolazione.

Vanno individuate delle priorità da rendere centrali nell’agenda di Governo e nel confronto con le parti sociali. Come Cisl ne indichiamo quattro.

La prima è quella della sicurezza sul lavoro. Serve fermare questa strage che nel nostro Paese vede mediamente tre persone al giorno perdere la vita sul lavoro.

La seconda priorità è quella di una riforma del sistema pensionistico, per dare certezze ai giovani, più penalizzati, incentivi e tutele a chi dedica parte della propria vita a lavori di cura, e infine garanzie, con la flessibilità in uscita, per chi ha cominciato a lavorare molto giovane o svolge lavori gravosi o pesanti.

La terza priorità, a fronte della crescita spropositata del costo delle bollette di gas ed energia elettrica, è quella di un intervento immediato e della condivisione di una strategia di medio e lungo termine per superare questi mesi complicati e salvaguardare i bilanci di famiglie e imprese.

La quarta e ultima priorità riguarda la questione salariale: in una fase di rischio di recessione da calo di domanda, è il momento di rafforzare i redditi dei lavoratori e dei pensionati per recuperare il potere d’acquisto perso e rafforzare la domanda interna. Per quest’ultima priorità ci aspettiamo dal Governo un intervento sul fronte fiscale per alleggerire il cuneo tra stipendi lordi e netti. Qui la partita principale sarà inevitabilmente il rilancio della contrattazione, soprattutto quella di secondo livello. Per questo non vogliamo provvedimenti legislativi calati dall’alto sui salari, ma piuttosto chiediamo interventi di promozione e sostegno alla contrattazione, che detassino i frutti della contrattazione aziendale e territoriale e favoriscano le diano impulso alla partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali.

Gianfranco Refosco

Segretario generale Cisl Veneto