L’Italia, ed il Veneto, si curano con il lavoro

Venerdì, 30 aprile 2021

È il lavoro che può curare l’Italia, e con essa il Veneto.

Il lavoro innanzitutto delle migliaia di operatori, in gran parte donne, che, nell’ambito del sistema socio-sanitario, accudiscono, assistono e curano chi si ammala di COVID-19, a volte anche a scapito della propria salute e della stessa vita.

Dedichiamo anche il Primo Maggio di quest’anno a queste persone e a coloro che oggi, con altrettanta dedizione, sono impegnati nella complessa campagna di vaccinazione che ci permetterà di uscire dall'emergenza sanitaria tuttora in corso. Senza dimenticare chi, con l’ingegno e la scienza, contribuisce alla sconfitta di questa terribile malattia.

Dobbiamo anche ringraziare i lavoratori della Sicurezza a cui va riconosciuto lo sforzo straordinario per garantire il rispetto delle disposizioni sanitarie e il regolare svolgimento della vita civile in un contesto dove non mancano le tensioni sociali e così anche i lavoratori occupati nelle “attività essenziali” che non si sono fermati nemmeno durante i momenti più difficili della pandemia, assicurando così al Paese prodotti e servizi indispensabili. Tra loro molti svolgono lavori umili, faticosi, poco pagati e tutelati.

Il lavoro non solo cura la salute dell’Italia e del Veneto, ma è e sarà, senza dubbio, il grande rimedio alla crisi economica e sociale determinata dalla pandemia.

Dobbiamo riguadagnare il lavoro che è venuto a mancare e gettare le basi per il lavoro del prossimo futuro, così come delineato dall’Unione Europea nel piano Prossima Generazione: mestieri e professionalità che partecipano alla produzione e alla valorizzazione dell’innovazione, dell’ambiente, dell’istruzione e della ricerca.

Questo spazio di nuova occupazione va colmato dai giovani e dalle donne, nel rispetto del diritto a un lavoro sicuro e dignitoso, che trasformi e faccia progredire l'Italia, garantendo crescita e coesione sociale.

Il Veneto, con le sue forze imprenditoriali e del lavoro, le sue rappresentanze sociali ed istituzionali, può e deve partecipare, con un ruolo da protagonista, a questo straordinario processo di cura e di ricostruzione che determini un forte e profondo rinnovamento del Paese.

Buon Primo Maggio 2021.

Gianfranco Refosco, Christian Ferrari, Roberto Toigo, Cisl, Cgil, Uil Veneto