Questione fiscale

Venerdì, 23 novembre 2007

Il 24 Novembre a Milano attivo di quadri e delegati per discutere di "Equità, sostegno dei redditi dei lavoratori e pensionati, meno tasse sul lavoro dipendente, rinnovo dei contratti di lavoro".

Nel nostro paese c’è un problema fiscale.
Un problema che ha come elemento caratterizzante non solo quello troppo spesso veicolato dai commercianti o dai piccoli imprenditori. Non solo quello drammatico dell’evasione del lavoro nero. Ma anche due aspetti spesso sottovalutati. Mi riferisco innanzitutto alla mancanza di ordine nel prelievo fiscale tra i diversi livelli (nazionale, regionale, provinciale, comunale), un ordine che leghi indissolubilmente il prelievo ai servizi erogati. Ma penso anche all’eccessivo, totale, spesso difficile da comprendere, peso che il fisco scarica a vario titolo sui lavoratori dipendenti, sui pensionati e sulle imprese in regola.

Queste anomalie rendono difficile nel nostro paese utilizzare la leva fiscale come strumento strategico, quale dovrebbe essere, per lo sviluppo e per la giustizia sociale.
Quali sono se non queste le funzioni che giustificano le tasse? Lavorare perchè una parte del prelievo venga destinata a garantire sviluppo in termini qualitativi e quantitativi per la comunità e avere la certezza che l’altra parte sia destinata a servizi che consentano coesione sociale, convivenza pacifica e che diano risposte ai bisogni delle persone quando e se si trovano in difficoltà.
E’ da tempo che noi organizzazioni sindacali chiediamo una particolare attenzione al “sociale”, sviluppando e qualificando il welfare nazionale e locale soprattutto in relazione alle questioni che presentano crescenti criticità. Penso ad esempio alla necessità di avviare politiche per i giovani e all’attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, visto che ormai gli infortuni stanno diventando una vera e propria emergenza soprattutto nel Veneto, destinare una parte significativa per servizi alle famiglie, asili nido, sostegno a situazioni di disagio o non autosufficienza.
In un contesto democratico e civile come quello in cui viviamo, è importante che venga recuperata questa funzione da parte del fisco. E’ per tutti questi motivi che noi il 24 novembre a Milano faremo sentire la nostra voce nel corso della manifestazione “equità, sostegno dei redditi dei lavoratori e pensionati, meno tasse sul lavoro dipendente, rinnovo dei contratti di lavoro”. In aggiunta siamo impegnati a far sì che salari, retribuzioni e pensioni siano liberate da una parte di costo indiretto per poter consentire un reddito più alto ai nostri rappresentati.
Per questo siamo a Milano e per questo civilmente avviamo una battaglia che, ci auguriamo, possa dare risultati concreti.

Mestre, 23 novembre 2007

fisco