Industria 4.0: unica agenda tra Governo e Veneto

Lunedì, 26 settembre 2016

Domani a Verona il Presidente del Consiglio e il Ministro Calenda presenteranno al Veneto il Piano Industria 4.0.

Le agende del Governo e delle rappresentanze economiche e sociali della nostra regione sono tornate ad riallinearsi su un aspetto fondamentale delle politiche per la crescita: la competitività, tramite l’innovazione, del manifatturiero e non solo.

Il Governo ha infatti ci assegnato uno dei Competence Center previsti dal Piano “Industria 4.0” riconoscendo così al Veneto un ruolo determinante nella sfida per l’innovazione che tutto il Paese deve affrontare e per la quale si è previsto finalmente un grande piano di investimenti pubblici in grado di richiamarne altri di privati.

E’ un risultato che va ascritto ad un cambio di passo delle rappresentanze venete, comprese quelle scientifiche, che è poi la finalità strategica del progetto #Arsenale 2022.

Abbiamo, tutti, vinto una battaglia importante, ma la vera sfida per l’innovazione inizia adesso e non possiamo commettere gli errori del passato.

Anzitutto non dobbiamo cadere in quelle storiche divisioni che hanno penalizzato la nostra regione. Ora tutti i soggetti chiamati alla attuazione di Industria 4.0 in Veneto devono continuare a convergere, facendo sì che diventi anche una buona pratica.

Ad esempio non ritornando a compiere quei passi falsi che si sono fatti con le esperienze dei parchi scientifici e di Veneto Nanotech. Il Centro delle Competenze e l’Hub della Innovazione Digitale dovranno operare in uno spazio unico (evitando lo sparpagliamento territoriale e funzionale) al cui interno dovranno interagire i tre soggetti fondamentali: Università, Impresa e Regione, utilizzando anche le risorse dei fondi europei.

Affinché le “locomotive” venete (comprese le piccole e medie aziende e le loro filiere) possano esprimere tutto il loro potenziale, anche favorendo lo sviluppo di quelle meno competitive, e produrre occupazione aggiuntiva, è necessario creare anche un contesto favorevole: aree metropolitane e infrastrutture moderne, politiche per la formazione di capitale umano innovativo, valorizzazione delle competenze e del sapere applicato, piattaforme e interconnessioni digitali. Non a caso questi sono i titoli dei 7 tavoli di #Arsenale2022.

Il piano Industria 4.0 va dritto in questa direzione e il Veneto può ora contribuirvi per la sua parte, a favore suo che non è disgiunto da quello nazionale.

La vera partita sull’innovazione parte dunque ora e in questa sfida #Arsenale2022 si assume la responsabilità di svolgere un ruolo di rilievo, assegnando alla rappresentanza il compito, non tradizionale, di tutelare di chi sperimenta e innova. A partire dalla funzione di coordinatore di proposte condivise sullo sviluppo e dialogando con la Regione che deve assumere la cabina di regia sul tema dell’innovazione (il presidente Zaia ha fatto bene a dirsi disponibile a collaborare per l’attuazione del Competence Center) e con il governo a cui è intestato il Piano.

Il piano Industria 4.0è una grande chiamata per la nostra economia. Grazie all’impegno comune non l’abbiamo persa. Ora però, con la stessa determinazione e con maggiore responsabilità, dobbiamo saperla coltivare affinché il Veneto, come tutto il Paese, possa raccoglierne i frutti.