Il Veneto ha bisogno di cambiamento

Venerdì, 02 dicembre 2016

Appello per il Sì sottoscritto da tutti i Segretari generali della Cisl del Veneto
Il prossimo 4 dicembre i cittadini veneti sono chiamati ad esprimersi in via definitiva sulla riforma costituzionale approvata dal Parlamento nell’aprile scorso.
Numerose sono le associazioni e le rappresentanze del lavoro e dell’economia che, anche a livello regionale, si sono espresse per il Sì.
Così ha fatto anche la Cisl, come sempre nel massimo rispetto della libera scelta dei propri associati, accompagnando questa scelta con una ampia azione informativa e di confronto sul merito con i propri dirigenti aziendali e territoriali.
Una scelta, maturata nella piena ed assoluta autonomia di pensiero, coerente con l’azione che questo grande sindacato, prima organizzazione sociale del Veneto, ha portato avanti all’insegna del riformismo e del cambiamento fin dalla sua costituzione.
I lavoratori ed i pensionati veneti, indipendentemente dal proprio personale pensiero politico e partitico, hanno più di un motivo per scegliere il Sì e di dare così il via libera ad un nuovo ordinamento della Repubblica.
Il Veneto ha infatti bisogno, oggi più che mai, di un sistema politico- istituzionale nazionale e locale, stabile, semplice e certo. Un sistema che sia in grado di produrre risposte rapide ed efficaci alle esigenze della sua realtà sociale, economica e lavorativa che si misura tutti i giorni con i cambiamenti in atto nel mondo intero. Il superamento del Bicameralismo perfetto e la semplificazione dei processi di formazione delle leggi corrispondono a questa aspettativa.
Al Veneto non serve invece una costante e controproducente guerriglia istituzionale con lo Stato. La sovrapposizione dei poteri tra Stato e Regioni ha prodotto un peggioramento della governabilità nazionale e locale, con effetti nefasti sull’ammodernamento infrastrutturale, materiale ed immateriale, dell’intero Paese, pagati soprattutto dalle regioni, come la nostra, che giocano la loro crescita sulla qualità e l’efficienza delle connessioni.
Questa riforma, che attendiamo da almeno trenta anni, apre anche la via maestra ad una reale autonomia regionale finalizzata a rafforzare il ruolo del Veneto nel contesto nazionale ed europeo.
Ecco perché invitiamo i veneti a votare nel referendum e a scegliere il Sì, l’unica scelta per chi vuole cambiare.

Onofrio Rota, Bruno Oboe, Franca Porto, Giorgio Santini, Franco Sech, Luigi Viviani