Renzo Corrà su Fiom

Giovedì, 13 settembre 2007

QUESTA FIOM NON FIRMEREBBE NESSUN ACCORDO
Renzo Corrà, segretario generale Fim-Cisl Veneto, prende posizione sulla contrapposizione tra la Fiom e tutti gli altri sindacati sulla firma dell’accordo di luglio

“Ad oggi è netta la sensazione è che questa Fiom non firmerebbe comunque nessun accordo”. Così Renzo Corrà, segretario generale Fim-Cisl Veneto (che raccoglie 27.191 iscritti), dopo le dichiarazioni del sindacato metalmeccanico della Cgil sulla discussione che si sta sviluppando all’interno del mondo sindacale, sulla firma dell’accordo di luglio.

“La presa di posizione della Fiom – prosegue Corrà - mi fa pensare che in nessun caso sottoscriverebbe un’intesa con il Governo. Questo perché i rappresentanti della Fiom esprimono una cultura dell’opposizione che rifiuta le responsabilità di governo. In quel sindacato non è mai stata accettata la scelta della concertazione. Ricordo che anche nel ‘93 la Fiom si espresse, assieme a Federmeccanica, contro l’accordo di allora. Non c’è stata, nel corso di questi anni, la svolta che hanno vissuto invece altri settori, e che ha portato il sindacato da un ruolo antagonista alla scelta della concertazione. La visione del mondo del lavoro che esprimono i metalmeccanici della Cgil è ancora legata all’immagine dell’operaio-massa della grande fabbrica. Oggi la situazione però è profondamente cambiata, il mondo del lavoro si è trasformato. Oggi il riferimento non è più solo la grande fabbrica, ma l’insieme di piccole e piccole imprese diffuse che caratterizzano il territorio veneto. I lavoratori sono poi sempre meno operai e sempre più impiegati e tecnici”.
“Quello che è stato sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil – aggiunge ancora - è un protocollo che certo non è l’ideale, ma comunque è un accordo che tutela i lavoratori. Dalla Fiom si dice “no” ad un accordo che di fatto acquisisce migliorie per i lavoratori e impedisce che la “legge Maroni” compia a pieno i suoi effetti. Il nostro giudizio è quindi positivo”.
Adesso la parola passa ai lavoratori con il referendum indetto dalle tre sigle sindacali confederali per i giorni dall’8 al 10 ottobre.
“Auspicando – conclude Corrà - la massima partecipazione e il giudizio complessivo dei lavoratori, saremo comunque ancora più attenti a quello degli iscritti, perché senza iscritti non c’è nessun sindacato, indipendentemente dalla sigla”.

Mestre, 13 settembre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Fim Cisl