Crisi Raffineria di Venezia

Venerdì, 23 settembre 2011

COMUNICATO N.1
Crisi Raffineria di Venezia
Apprendiamo oggi dalla stampa che Eni sta predisponendo la Sospensione delle Attività di Produzione e la conseguente Cassa Integrazione per la Raffineria di Venezia.
In verità più che sorpresi siamo amareggiati
Purtroppo se questo venisse confermato dai vertici Eni nei prossimi incontri previsti con le Segreterie Nazionali, sarebbe per noi l'ennesima dimostrazione di quanto poco affidabili siano i nostri interlocutori quando si tratta di mantenere delle relazioni basate sulla trasparenza e la fiducia reciproca.
Ribadiamo che se le intenzioni di ENI saranno confermate, reputeremmo colpevoli e gravissime le dichiarazioni del management di Raffineria che tutte le numerose volte che abbiamo chiesto una smentita sulle "voci di corridoio" che volevano il sito di Venezia deputato alla fermata degli impianti con conseguente Cassa Integrazione per i lavoratori, ci ha risposto con frasi rassicuranti. E con quanto avvenuto possiamo solo pensare che:
O non erano stati effettivamente messi a conoscenza da parte dei loro responsabili degli sviluppi previsti per la raffineria di Venezia, nel qual caso ci interroghiamo su quale sia il loro reale peso organizzativo e quanto possano essere tenuti in considerazione nel sistema decisionale di Eni. O invece erano perfettamente a conoscenza degli sviluppi, nel qual caso il rapporto di fiducia e di trasparenza di relazioni con l'RSU viene meno.
In entrambi i casi la domanda sorge spontanea: "ma con che tipologia di interlocutori ci rapportiamo?" Per la sopravvivenza del sito Veneziano c'è disperato bisogno di dialogare apertamente e con continuità con la politica, con il territorio e con le istituzioni per essere in grado di valorizzare il patrimonio umano della raffineria e del territorio. Invitiamo perciò tutti i lavoratori della Raffineria, quadri compresi a domandarsi se a loro avviso possiamo oggi contare su tutto questo o se ci siano forti elementi di carenza.
La raffineria di Venezia si è sempre presentata come la più responsabile ed è stata sempre quella che ha capito meglio e prima quale fosse la dimensione reale della crisi, rispondendo con contributi puntuali e funzionali agli obiettivi di salvaguardia del sito produttivo.
Ma è evidente che questo senso di responsabilità in Eni non paga. E' evidente che solo chi ha i corretti supporti politici riesce a stare con tranquillità a galla. Sorge infatti spontanea la domanda come mai la scelta sia caduta proprio su Venezia, una Raffineria che presenta il massimo dei fattori di servizio e che nella congiuntura della crisi è quella che economicamente in valore assoluto perde meno.
Ci saremmo infatti aspettati che Raffinerie economicamente più disastrate, in particolare una che ha aperto una voragine nei conti della Divisione R&M, fossero naturalmente candidate a partecipare al contenimento delle perdite. Ma è evidente che la politica e le relazioni giocano un ruolo maggiore e più incisivo che la ricerca dell'ottimo economico.
Ma è evidente che i lavoratori della raffineria di Venezia non staranno certo a guardare e si mobiliteranno con tutte le forme di lotta disponibili e imprevedibili per difendere il loro posto di lavoro e tutelare il sito produttivo.
LA RSU DELLA RAFFINERIA DI VENEZIA E I LAVORATORI REPUTERERANNO COME IRRICEVIBILE QUALSIASI PROPOSTA ATTA ALLA FERMATA DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE. LO SCHEMA ADOTTATO DALLE AZIENDE E' SEMPRE IL MEDESIMO UNA VOLTA FERMATI GLI IMPIANTI I LAVORATORI SI RITROVEREBBERO CON IL CERINO IN MANO, E SI APRIREBBERO PER LORO LE PORTE DELLA DISOCCUPAZIONE.
NOI NON CI STIAMO A PAGARE GLI ERRORI DEI MANAGER DELL'ENI CHE NELLE LORO STANZE OVATTATE DECIDONO A TAVOLINO DI CHIUDERE SBRIGATIVAMENTE UN SITO PRODUTTIVO GIUSTIFICANDOSI DIETRO LA CRISI LIBICA. IL TERRITORIO VENEZIANO STA GIA' PAGANDO UN SALATISSIMO TRIBUTO DI SANGUE A LIVELLO SOCIALE, IN QUESTO MOMENTO CI SONO MIGLIAIA DI EX-LAVORATORI VENEZIANI IN CASSA INTEGRAZIONE E IN MOBILITA'.
Per queste ragioni La RSU interrompe qualsiasi relazione sindacale con l'azienda fino a quando non si chiarirà la questione della fermata degli impianti, per quanto riguarda gli accordi sindacali in fase di trattativa si comunica a tutti i lavoratori dell'area COGE/TE, che non dovranno procedere a nessun tipo di addestramento atto al superamento della posizione di lavoro del TE, fino a nuova comunicazione della RSU. Qualsiasi forzatura aziendale perpetrata a qualsiasi livello dev'essere prontamente segnalata alla RSU.
La RSU si riunirà per concordare un percorso comune nell'affrontare la crisi e per decidere una strategia di lotta, perché vi assicuriamo che la NOSTRA RAFFINERIA, e sottolineiamo NOSTRA RAFFINERIA, rimarrà in marcia e produttiva.
Appena avremo raccolto tutte le informazioni necessarie sarà convocata un'Assemblea Generale di tutti i lavoratori.

Porto Marghera 22 settembre 2011
RSU RAFFINERIA DI VENEZIA